ALL STARS ITALIA #7: gran finale con… Harriet! #IFD2019

Utenza e lurkanza! Come tutte le cose belle, anche l’iniziativa All Stars Italia giunge al termine, e siamo arrivati all’ultimo dei sette interventi di note fanwriter italiane che vi hanno raccontato le loro esperienze. Potete trovare le nostre All Stars anche sui post social (in particolare Facebook) a loro dedicati, se volete interagire con loro e ringraziarle per aver condiviso questi momenti con noi. ♥

A chiudere la parata c’è con noi Harriet, artista a tutto tondo con molteplici interessi: oltre a scrivere racconti in varie antologie e romanzi (come Il negoziato del numero 47, per Lettere Animate), è una valente musicista con il suo progetto Edlynn, cosplayer nel gruppo Cospoison Italia, e insegnante nella vita di ogni giorno!

Harriet è stata estremamente poliedrica nella sua carriera nel fandom, con una predilezione per i racconti fantastici originali, ma è conosciuta anche per le sue opere in svariati anime e manga.

Trovate Harriet sul suo sito ufficiale, redemyran.

Come storia significativa per la sua carriera nel fandom, Harriet ha scelto Flower of Despair, una fanfiction sull’universo espanso delle CLAMP “TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC” con protagonista Yūko Ichihara (uno dei suoi personaggi preferiti) e Kimihiro Watanuki. In esclusiva per All Stars Italia ha scritto per noi Stupidaggini Eroiche, su Boku no Hero Academia. Entrambe le storie stanno per essere aggiunte al counter del COWT9. (Nota: per non rendere la missione speciale insuperabile, per ciascuna All Stars è previsto un certo massimale che non potrà superare, anche se il totale di parole fosse superiore a tale limite.)

L’intervento di Harriet è invece dopo questo banner. Buona lettura!

Mi sono affacciata al fandom online nel 2003, per la prima volta, a vent’anni, ma in realtà credo di essere stata accompagnata dal concetto di fandom per tutta la vita. Non ricordo un solo periodo senza la passione ardente per qualcosa (una storia, in genere), senza la voce che si riempiva d’entusiasmo al parlarne, e senza il desiderio di confrontarmi con quel qualcosa, rielaborandolo e trasformandolo.

Il primo fandom a cui approdai fu quello di Harry Potter, dove ero solo una lettrice di storie, e l’unica interazione fu un breve tentativo di gioco di ruolo su un forum. Scelsi il nickname Harriet, in onore di un personaggio che avevo inventato quando ero piccola.

Poi arrivarono gli anime e i manga. Saiyuki di Kazuya Minekura, fu l’inizio di tutto: trovai un forum di altri appassionati, e da lì cominciai anche a scrivere storie. Devo tantissimo a quel forum. Lì ho creato legami fondamentali, e vi ho incontrato le persone con cui ho cominciato a fare cosplay.

Dal 2004 al 2013 ho scritto fanfiction, ho frequentato forum e community di vario genere, ho persino tenuto attiva per qualche anno una piccola community io stessa (dedicata alle produzioni comiche sui manga delle CLAMP.) Ho conosciuto un sacco di gente interessante. Una decina di quelli che attualmente considero i miei più cari amici viene proprio dal mondo del fandom.

Per me il fandom si può riassumere in queste parole: entusiasmo, condivisione, incontro. Accendersi d’amore per qualcosa, trovare altre persone che amino la stessa cosa, “giocare” con quella cosa, riversandoci dentro una parte di te.

Mi sono allontanata da quel mondo a causa di un periodo personale poco favorevole, e per il cambiamento avvenuto nel web e nelle modalità di vivere il fandom. Se i forum e il Livejournal mi erano congeniali, l’avvento del fandom su Tumblr e Facebook mi ha un po’ spiazzata: non sono mai riuscita a interagire come prima. Ultimamente però sento il desiderio di provare ad avvicinarmi di nuovo. Ho scritto una fanfiction dopo sei anni di pausa. Vedremo dove porterà, questa rinnovata curiosità. (Ho sempre continuato però a fare cosplay, che è uno splendido modo di omaggiare i propri fandom. Credo ci sia una minoranza di persone tristi che sostiene che dopo i trent’anni si dovrebbe smettere. Se sentite un rumore nel vento, è l’eco della mia risata.)

Non credo che abbandonerò mai del tutto il fandom: gli devo troppo, ed è qualcosa che fa parte di me in profondità. A suo modo, lo considero una “cosa seria”, e so che mi ha resa un’autrice migliore (continuo a scrivere romanzi e racconti), e probabilmente anche una persona migliore.

Avete presente i personaggi dei manga, in quelle tipiche scene in cui stanno affrontando un combattimento arduo e sono sul punto di perdersi d’animo? In genere, per rialzarsi e vincere, hanno bisogno di un flashback in cui vedono qualcuno di importante, che rivolge loro un discorsetto il cui contenuto in genere è: ricordati chi sei. Ecco, ho incontrato momenti di grosso scoraggiamento, e anch’io, per rialzarmi, ho avuto bisogno del mio flashback. Quel periodo di intensa frequentazione del fandom, quel momento di creatività estrema e tutti quegli incontri importanti si sono presentati a me come un coro di voci che mi diceva: ricordati chi sei.

Sì che me lo ricordo, chi sono. Sono Harriet.


Questo è un “post ospite”, scritto da una persona che non fa parte dell’amministrazione di Lande di Fandom e pubblicato su questo sito con il consenso e l’approvazione della stessa.