#COWT13 – La prima settimana (termina il 25/02 alle 18.00)

Quando la figura ammantata di veli color pesca si presenta sulla balconata reale del Palazzo d’Estate, è accolta da un boato festante. La folla che assiepa la Piazza delle Due Fontane non è numerosa: non poche famiglie nobili hanno tentennato sull’effettiva opportunità di farsi scorgere in pubblico ad acclamare una Veggente di un tralcio secondario del fiero albero della stirpe, diversi Casati che hanno recentemente espresso vicinanza alla famiglia reale – i membri dell’Orologio, delle Sabbie, della Lancia ed altri ancora – non si vedono in giro da giorni, e non tutto il popolo ha partecipato alla rivolta che ha portato Eudora della Clessidra a essere eletta come nuova Veggente.

Quelli che ci sono, però, fanno sentire con entusiasmo il proprio sostegno. I parlamentari conservatori, che hanno già pronti i proclami per abolire le decadenti leggi che hanno corrotto i costumi di Tanit – addio alle volgari promiscuità e alle Veggenti non vergini illibate. I pochi superstiti della Casata dell’Alba, che da anni hanno ripudiato Shannen come traditore e che mirano a riottenere le fortune di famiglia. E i tanti del popolo che, per inganno o per giusta convinzione, sono stati persuasi che questo cambiamento metterà fine ai tanti cambiamenti, e che Tanit tornerà di nuovo prospera, e Una.

È il motto del Sommo Priore pro tempore, che ha già dichiarato al Parlamento che lascerà la carica alla prima regolare elezione, che Tanit deve tornare alla monarchia assoluta di una Veggente saggia, che agli usurpatori dei costumi sarà data la caccia soltanto per sottoporli a giusto ma insindacabile processo. Tanit tornerà di nuovo Una, ripete a ogni telecamera della TV di stato, a ogni esponente del popolo che incontra, a ogni ragazzina, madre di famiglia o nonnina men che ripugnante. Li affascina con generosità, con affabilità, e con il suo aspetto avvenente. 

La Veggente non parla direttamente al suo popolo, come da antico costume: si affida a una portavoce, una vestale eletta del suo personale entourage, che si fa voce dei suoi voleri. Sarà ripristinata l’udienza pubblica della luna nuova perché i più fortunati possano esporre le proprie suppliche, e ricevere risposte attraverso le sue visioni, sarà indetta la grande festa tradizionale già la prossima estate, senza volgari salsicce di pennuto, sarà fatto questo e quello. Eudora solleva una candida, piccola mano per salutare i suoi amatissimi sudditi, ricevendo una più forte acclamazione.

Nessuno là fuori può vedere il suo viso, nascosto da strati di tulle aranciati. E nessuno al mondo può vedere al di là del suo viso, degli occhi verde cupo e fermissimi, e dei suoi lineamenti rigidi per la tensione.

~

“Bene, è fatta.” Il compiacimento nella voce di Castaros è evidente, ma nessuno dei prigionieri sembra particolarmente afflitto. “Tanit ha una nuova Veggente – la sua legittima Veggente. E voi due non potete fare più niente per fermare il ritorno a ciò che doveva essere.”

“Niente, dice,” ripete Metacomet, un sopracciglio inarcato e un’espressione di ostentato disgusto sul suo volto.

“A parte demolire la sua orrida mise,” replica Vesper, lisciando la stoffa della sua gonna. Metacomet la guarda con la coda dell’occhio, cogliendo un lampo fugace e divertito nel suo sguardo. “Quando l’ha vista la moda ha ringraziato per l’opportunità e ha lasciato il Palazzo per commettere suicidio.”

“D’altronde è difficile non vederla, bisognerebbe essere sulle lune per non notare questa triste accozzaglia di velluto,” le fa prontamente eco, notando che le parole di Vesper hanno colpito duro, almeno a giudicare dalle narici dilatate e dall’arteria gonfia sul lato del collo.

“Non è velluto, è un’imitazione da mercato. Il tuo sarto sa distinguere tra feltro e velluto, Castaros? O sono finiti i soldi per imbastire questa farsa?”

“Posso sempre farvi sbattere nelle segrete del Palazzo,” ringhia di rimando, minaccioso.

“Certo,” risponde Vesper, “se riesci a trovarle. Le Veggenti non hanno mai incarcerato nessuno. Dovresti saperlo, è tradizione.”

Castaros si volta di scatto, facendo roteare il mantello. “Assicuratevi che il rancio per i detenuti sia il minimo previsto dalle leggi”, mormora, bene udibile, a una delle tre guardie, prima di lasciare l’appartamento adibito a prigione temporanea. Quando fa serrare le porte, non può sentire che Vesper e Metacomet ridono sommessamente di lui. 

Tornato ai suoi appartamenti, vi trova sua figlia in attesa.

“Che ci fai qui? Dovresti essere nelle tue stanze a meditare. O ovunque ti vada, per quello che mi riguarda. Sei la Veggente ora.”

Eudora si strappa di scatto i veli che le coprono il viso. “No, non lo sono. Questa è una farsa.”

“Se il popolo approva e il parlamento certifica, questa farsa – come la chiami tu – è pienamente legittima. La Veggente e il suo popolo sono una sola cosa, e tu lo sai.”

“Non mi ci sento!” Eudora si accascia su una poltrona. “Padre, non chiedo altro che servire Tanit, voglio il bene dei tutti, il nostro, quello della famiglia, quello del popolo… ma qual è il prezzo? Mi sembra tutto sbagliato. Non possiamo seguire una via ragionevole?”

“Sono stati ragionevoli quando ti hanno esclusa dalla battaglia dei quattro popoli, preferendoti quella depravata incapace di Knight della Lancia?”

“No, ma padre, ero ancora troppo giovane per –”

“O quando non ti hanno offerto un seggio ereditario in parlamento così come avresti avuto diritto per il tuo retaggio?”

“Certo che no, ma si possono tessere intrighi politici anche fuori dal parlamento, la mia attività di lobbying –”

“O quando ti hanno disdegnato all’ultimo ballo di corte, quando l’imberbe senza spina dorsale non ti ha mai invitato a ballare per un’intera serata e quella svergognata di sua sorella ha provato a flirtare con te, subito dopo aver infilato tutta la lingua in bocca a un uomo col doppio dei suoi anni!” La voce di Castaros è alta, squillante, ed Eudora sente la sua indignazione aizzare la propria per un momento. Certo, non essere mai più snobbate, essere addirittura riverite… non sarebbe così male. “Non preoccuparti, mio prezioso raggio di Luna. Saremo noi quelli ragionevoli. Farò di tutto per renderti ammirata, per togliere gli ostacoli tra te e un lungo e felice regno, e non faremo del male ai nostri nemici… se loro non ne faranno a noi,” aggiunge suadente.

Il cuore di Eudora batte di eccitata gaiezza; annuisce, e non lascia gli appartamenti del padre prima di avergli dato un bacio sulla guancia, come quando era bambina. Sulla strada per i suoi appartamenti, mette a tacere i propri dubbi.

~

“Lacros!”

“Sto bene”, la rassicura il fratello, tenendosi il braccio, non riuscendo a coprire una striscia di pelle bruciata ben più grande della sua mano. Il primo colpo dell’intruso ha centrato lui, il secondo la baita ormai in pezzi – ma tutti gli altri sono stati assorbiti o deflessi dallo scudo più potente che Fabian abbia mai generato nella sua esistenza, come se solo la minaccia a chi ha di più caro avesse potuto sbloccare davvero la sua magia. Ben presto infuria una battaglia pericolosa come Tanit raramente ha vissuto in tutta la sua esistenza, e né Manila – privata da anni dei suoi poteri, se non quelli instabili della chiaroveggenza – né Celes – la cui rabbia impotente non gli permette di accedere ai propri – possono esserne parte.

Il peso della battaglia, della salvezza dell’intera famiglia, ricade sui più giovani della loro stirpe. Meridian tiene testa alla versione distorta di suo padre con una tenacia straordinaria, lascia che il potere che ha sempre rifuggito la pervada, la riempia, la renda felice di compiere un atto di profonda giustizia; Fabian difende se stesso, sua sorella, tutti i suoi cari, sotto una cupola che sfrigola a ogni violento incantesimo di quel sosia sbagliato, senza mai cedere o indebolirsi; e Calico, il freddo e insensibile Calico, supporta entrambi con una furia rovente, scagliando magie che non possono raggiungere la potenza dei suoi nipoti, ma che sono creative e originali a loro modo, mirando a distrarre, indebolire o ingannare il loro avversario. Non possono perdere, realizzano rapidamente tutti e tre, ma non possono permettere che la battaglia duri troppo a lungo, o Castaros rileverà dove sono e avranno a che fare con due problemi insieme.

Un gemito di Meridian li riporta all’urgenza più pressante. “Cosa–” esala Fabian, e vede ciò che vede anche lei. Riconosce l’uomo accartocciato ai piedi del loro avversario in un battito di cuore.

“Regis!” grida Calico, e raddoppia i suoi sforzi per porre fine alla lotta. “Dobbiamo salvarlo subito!”

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Sono passati dodici anni dalla prima settimana della prima edizione, e ancora una volta ritorna, per la gioia dell’utenza e della fedele COWTanza, la più grande sfida a squadre del fandom italiano (e una delle più grandi anche contando l’estero)!

Reminder utili:

• il regolamento lo trovate a questo link, e dovete leggerlo molto bene;
• la composizione delle squadre la trovate a questo link;
• le vostre chat di squadra sono su Slack;
• la pagina per monitorare l’andamento delle squadre la troverete a partire da lunedì 20 febbraio;
• il form di LDF permetterà la segnalazione dei fanwork a partire da domani, 19 febbraio (non usatelo prima!);
• la masterlist delle storie sarà disponibile a partire dalla fine di questa settimana;
• il contaparole ufficiale di LDF è l’unico strumento valido per misurare le vostre storie, e lo trovate a questo link.

Ma bando alle ciance e scopriamo quali sono le limitazioni, le missioni e i prompt di questa settimana!

Ricordate che siamo qui per ogni domanda, ma che vi è tassativamente e moralmente proibito cominciare a chiederci robe tipo “maaaaa se io scrivo su mia nonna in carriola e mio nonno sul trattore, posso usarla come interpretazione di questo o quel prompt?”, perché queste sono sempre le domande alle quali non manchiamo mai di rispondere con un educatissimo “fai il cazzo che ti pare”, e comunque, when in doubt, sostituite a tutti i prompt che non sapete interpretare la parola “culo” e sarete a cavallo. Fidatevi, funziona sempre.

Possa il COWT essere sempre in vostro favore!