COW-T: A History Vol. 4 – Questioni di Strategia

(Questo post è il quinto di una serie che riassumono l’intera trama del Polyverso cui è ispirato il COW-T, la prima e la più grande sfida a squadre del fandom italiano, così come gran parte di questo stesso sito.)

Manila non aveva mai trovato una Landa così naturalmente adatta alla battaglia: decine di contee, ducati, marchesati, territori, regni, teocrazie e repubbliche marinare, pronte a saltarsi vicendevolmente alla gola, a vendere il proprio alleato per l’offerta migliore e a portare avanti pedoni da sacrificare, per ottenerne un vantaggio solo dopo molti anni.

Alcuni pezzi avevano già sgombrato il campo, grazie al suo intervento: Apollon aveva dovuto lasciare il trono a sua sorella, ma continuava a riscaldarle il letto; Forseti aveva preso il comando della sua repubblica nordica e aveva ceduto alle profferte della sua rivale e amica e allo scettro sotto la tunica del suo ministro. La fresca e giovane Marina era stata nominata ammiraglia reale ai danni del vecchio e pacifico Gaspard, e Isabella Sanguineto si era arresa al ricatto di uno scandalo che l’avrebbe distrutta, lasciando il passo al barone Icore.

Adesso era nuovamente il suo turno, e avrebbe fatto una mossa d’apertura inaspettata.

I quattro leader avevano dovuto pianificare non solo la forza dei propri attacchi, ma anche il loro ordine e la loro efficacia: espandersi troppo rapidamente verso il cuore dell’azione avrebbe dischiuso loro le porte della ricchezza… ma come difendere quelle ricchezze dall’assalto congiunto delle tre armate avversarie? E invece, sarebbe bastato accontentarsi di obiettivi più piccoli e più facili da difendere, ma meno ricchi sul lungo periodo?

Artémis si era dimostrata maestra, a questo gioco, ma una mossa troppo incauta l’aveva portata alla distruzione contro la tranquilla partita di Forseti, che aveva consolidato il proprio dominio su tutte le isole nordiche prima di avanzare. La strategia di Marina, invece, naufragò insieme alla sua flotta migliore sbattendo contro la solida esperienza di Cesare Icore.

Gli sconfitti divennero alleati dei rispettivi vincitori, che si scontrarono in un’ultima battaglia: sul filo di lana trionfò Forseti, e Manila in persona lo incoronò, prima di lasciarlo alle calde braccia di Reginleif e a quelle più forti di Dour. Forseti fu equanime e giusto, e ognuno degli avversari poté mantenere ampi domini sotto il proprio controllo, finché avesse rispettato la pace.

Ma mentre si preparava a lasciare Leda per sempre, Manila ricevette una visita inaspettata, e una notizia triste seguita da una scoperta ancor più sgradevole. 

Lacros l’aveva trovata.

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