#COWT11 – Riassuntazzo delle puntate precedenti

COW-T 11 - Chronicles of Words and Trials - undicesima edizione

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#COWT11 – CHRONICLES OF WORDS & TRIALS
RIASSUNTAZZO DELLE PUNTATE PRECEDENTI

(ATTENZIONE: menzioni di incesto, poliamore, transizione FTM, gravidanza maschile)
 

COSMOGONIA

A seguito di una guerra di portata planetaria tra le antiche divinità, i Titani, e un’alleanza di maghi, il mondo di Fandom e di conseguenza l’intero universo furono devastati. Da allora, e fino al Risanamento, l’universo continuò a espandersi e a moltiplicarsi, creando nuove linee dimensionali; e per questo fu chiamato Polyverso. Le linee dimensionali, che ora conosciamo come Lande, non comunicavano tra loro: ma alcuni maghi – non necessariamente i più potenti – scoprirono di essere in grado di spostarsi tra i vari universi. Si riconoscevano tra loro come Viaggiatori, o Giramondi.

La guerra terminò con l’apporto fondamentale di una maga, capace di prevedere il futuro e di incanalare la magia dell’universo originale: non aveva un nome, ma tutti la chiamavano Veggente. I Titani furono sconfitti e distrutti – le loro vestigia ancora punteggiano le parti più antiche di Fandom – e l’umanità iniziò a ricostruire per una nuova era. La Prima Veggente, timorosa del suo enorme potere e avendo visto la sua discendenza dipanarsi senza fine nel tempo, crescendo in potenza e in responsabilità nei confronti del Polyverso, riversò i suoi poteri in un cristallo strappato ai Titani, e si isolò in quello che allora era uno degli universi più periferici: diede il nome di Tanit all’unico pianeta esistente, e lo elesse a sua residenza.

Da allora si sono susseguite due dozzine di Veggenti, tutte femmine, tutte immortali ma maledette da una profezia funesta della Seconda Veggente: solo due Veggenti per volta – una Regnante su Tanit, una in carica e pronta a usare i propri poteri – potevano coesistere nel Polyverso. Inevitabilmente, ogni volta che una Veggente in carica concepiva una bambina, la Veggente Regnante era già morta o prossima alla morte.

 

LA VENTIQUATTRESIMA VEGGENTE: MANILA (edizioni 2011 – 2015)

Manila è stata una delle Veggenti più potenti che le cronache raccontino: ha scatenato guerre, cambiato il corso della storia di donne e uomini altrimenti anonimi, e protetto il Polyverso con il sostegno della Perla d’Estate, la ventiquattresima forma assunta dal Cristallo. Capricciosa e amante della libertà, abbandonò Tanit dopo aver rovinato la festa di fidanzamento di suo fratello maggiore Lacros, futuro Sommo Priore, con l’apprendista cerusico di corte, Lænton dell’Alba.

Nel corso dei suoi viaggi Manila raggiunse la potente Landa di Titania, mettendo in palio il suo appoggio in una battaglia contro le fazioni locali, e mettendo infine pace di tra esse: alla fine della guerra Angeli, Cavalieri, Maghi e Vampiri fondarono l’Accademia Magica di Titania, da allora deputata all’addestramento magico dei giovani del Polyverso. Successivamente Manila visitò Minthe, Landa selvaggia e prorompente; l’oscura e corrotta Landa di Nocturnia, dove conobbe la potente maga Giovanna Karampelas, celata sotto le spoglie di una fruttivendola; e la litigiosa e formale Landa di Leda. Subito dopo venne richiamata a corte per una funerea notizia: la morte della madre Melaka non significava solo la perdita di un affetto, ma anche la fine della propria libertà. Con la maledizione della Veggente in carica, era necessario che Manila assumesse i poteri della Veggente Regnante e che concepisse al più presto un’erede.

Manila riuscì a trasformare anche la ricerca del consorte reale in una battaglia, e i suoi capricciosi comportamenti alla fine vinsero sul pedante rispetto delle regole di Lacros, ormai Sommo Priore in carica. Vesper del Crepuscolo fu la consorte ufficiale, e come tale è ricordata nelle cronache, ma nessuno su Tanit era all’oscuro degli amanti della Regina: il mago Metacomet dell’Incanto, padre biologico dell’attuale Veggente; la famosa Abilene dell’Angelo, una delle intrattenitrici e showgirl più note del regno e attualmente Fata Guardiana della Vita; e il cavaliere Cyprian della Spada, che da qualche anno risiede sulla desertica Landa di Qides. Il grande amore impossibile di Manila, però, sarebbe rimasto per sempre l’unico uomo che – pur amandola a sua volta – l’avesse mai rifiutata: suo fratello Lacros.

 

IL VENTICINQUESIMO VEGGENTE: CELES (edizioni 2016 – 2020)

Dall’unione di Manila e Metacomet dell’Incanto nacque una splendida bambina, Celestia, accolta nella casata del Crepuscolo. La gravidanza non era stata facile, proprio come quella di sua madre, ma la bambina era stupenda e perfetta, decisamente potente, sebbene con il passare degli anni si fosse dimostrata ribelle tanto quanto la madre, oltre che ostinata e inflessibile. Celestia sentiva di essere qualcun altro, e per tutti meno che per sua madre – che avrebbe capito solo qualche anno più tardi – era Celes.

Celes frequentò l’Accademia Magica di Titania, Landa su cui erano trascorsi quasi settant’anni, contro i poco meno di venti di Tanit. Lì riuscì ad accettarsi finalmente per ciò che era, e trovò anche due persone che lo accettavano a loro volta: Langley, miglior studente della sua casata e sex bomb del suo dormitorio, e per un quarto vampiro, e Shannen, scostante e burbero, discendente di un’antica, rispettabile e tradizionalista famiglia di Tanit, con cui ben presto avrebbe tagliato i rapporti. Divennero inseparabili, nonostante lo zio Lacros e le leggi di Tanit da lui tanto amate impedissero l’ufficialità di una triplice unione: era già molto che il Sommo Priore accettasse il primo Veggente maschio della storia!

Al suo diploma, Celes tornò su Tanit, pronto a organizzare una contesa ufficiale come nello spirito di sua madre tra l’etereo Ailin di Tshivinzemlya, l’ingegnoso Clun Kemrit di Qides, il serio Mickal Norgarsson di Ysmaros e il sensuale Vibidius Jourtas Retis di Somrak; ma un misterioso attentato al Palazzo d’Estate mise in pericolo la Perla, e dunque la vita, di Manila, e spinse tutti a un’affannata ricerca delle più potenti magie ancora esistenti nel Polyverso, che proprio in quel momento era in più punti attaccato e distrutto. Le Lande di frontiera, come la fantastica Ysmaros, furono ampiamente danneggiate; quella di Nocturnia completamente distrutta, insieme alla vita di Giovanna Karampelas. Ma la missione di salvataggio ebbe successo, e l’Esercito della Luce – assieme a tutti gli alleati conosciuti negli anni – si erse con successo a difesa del Polyverso.

L’essere che tramava nell’ombra contro tutti loro era la parte che Celes aveva reciso di netto da sé stesso e che, concretizzata dalla magia, aveva assunto proprio il nome da lui ripudiato: Celestia era stata parte di Celes fino a che quest’ultimo non aveva completato su Titania la sua trasformazione maschile, e da allora era disperata per non poter più esserne parte. Nuovi amici e alleati – il saggio Melek U’luarin, l’intraprendente Knight della Lancia, il mago millenario Jyx e l’ostinata Hush, unica maga in una Landa priva di magia – contribuirono ancora una volta a respingere l’assalto di Celestia, che questa volta aveva mirato alla mente e alla vita di Celes. Manila sacrificò quasi tutti i suoi poteri per salvare suo figlio dalla pazzia e dalla morte, così come Jyx, che permise all’Esercito della Luce di riunirsi e di resuscitare Giovanna, e Shannen, che mise in pericolo la sua stessa anima pur di salvare il suo amato.

Celestia si rifugiò prima su Vuklonikor, una Landa facile da corrompere e cospargere di trappole, e poi su una Landa senza nome che nessuna Veggente aveva mai visitato. Si spacciò per la Veggente, mostrando i suoi poteri, e affascinò quattro potenti guerriere-evocatrici: la maga-idol Seong Ahm-Gi, la strega druida Eva Lirica, l’esotica Pmviira e la cavalcadraghi Gaelin furono soggiogate dalla sua aura, e le loro Sacre Bestie si dimostrarono potenti alleate nella sua battaglia. Ma alla fine Celes, l’Esercito della Luce e i loro alleati prevalsero, e la magia che aveva evocato Celestia fu dissolta. Nello stesso periodo Manila diede alla luce un altro figlio, frutto dell’amore mai sopito per Lacros: al piccolo venne dato il nome di Calico. Nonostante la sua paternità sarebbe rimasta per sempre un segreto, custodito gelosamente dalla sola Famiglia Reale, gli fu affidato per diritto di nascita il compito di succedere un giorno a Lacros come nuovo Sommo Priore.

Le ferite inferte da Celestia alle Lande avevano indebolito ulteriormente il Polyverso: ciò aveva accelerato la creazione di nuove linee dimensionali, e lo aveva reso sempre più instabile. Con l’aiuto degli alleati più recenti, quattro potenti maghi di Tanit – Rufus delle Sabbie, Regis dell’Aliante, Yandé del Kulutrek e Leste dell’Orologio – Celes riuscì a compiere con successo il Risanamento, scoprendo però un’ultima, crudele beffa: una volta eliminata per sempre Celestia, la magia delle Veggenti aveva prevalso sulla magia trasformativa che Celes aveva operato sul proprio corpo, trovando il modo di perpetuare la stirpe – e, pur contro la sua volontà, gli aveva permesso di concepire dei figli. Qualche mese più tardi, e con non poco dispendio magico, nacquero da lui due nuovi Veggenti gemelli, Fabian e Meridian: e tuttavia, per qualche motivo, la maledizione non scattò. Manila era ancora viva, e decisamente felice di essere la prima nonna Veggente della loro stirpe.

 

CONTINUA…

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