Giornata Internazionale dei Fanwork – WARP! CHALLENGE #IFD2020

Utenza e lurkanza! Come ogni anno, celebreremo insieme a voi e a OTW – Organization for Transformative Works (l’associazione no-profit che gestisce l’archivio di fanwork Archive Of Our Own, la rivista accademica Transformative Works and Cultures e altri progetti molto belli del fandom mondiale) e ai fan di tutto il mondo la Giornata Internazionale dei Fanwork, giunta nel 2020 alla sua sesta edizione. Quest’anno, abbiamo deciso di indire una mini iniziativa della durata di una settimana!

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#COWT10 – SECONDA SETTIMANA (09/02 – 15/02)

Le quattro guerriere di Ætheria – Gaelin, Eva Lirica, Ahm-Gi e Pmviira – si raccolgono a semicerchio. Di fronte a loro, nello stesso identico semicerchio a specchio, Rufus, Regis, Yande e Leste. Ad occhi chiusi, gli otto raccolgono l’energia prelevandola dall’aria, dalla terra, dal vento della landa stessa, ed i quattro potenti maghi di Tanit la incanalano, plasmandola con sapienti movimenti delle mani, in un vortice che gira lento, sollevando un po’ di polvere dal terreno.

Deglutendo, Celes entra nel vortice.

“Chiudi gli occhi,” sussurra Yande, “Prezioso figlio della Terra. Lascia che il potere fluisca in te. Restituiscilo alla Landa purificato dalla tua essenza. Attraverso la tua forza, questo mondo sarà guarito.”

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Celes chiude gli occhi e inclina il capo all’indietro, lasciandosi passare attraverso il potere. In sottofondo, la voce gentile e vagamente acuta di Ahm-gi lo accompagna. È la colonna sonora della rinascita di Ætheria, e Celes la percepisce come se fosse il suo stesso corpo a cantare, insieme al sussurro sibilante di questa magia che lo trascina, lo sospende a mezz’aria, gli scivola dentro calda e viscosa e poi fuoriesce da lui in un pulsare che lo confonde, costringendolo ad un gemito arreso.

Quando torna a posare i piedi per terra, e apre gli occhi, le persone intorno a lui lo guardano intensamente, alcuni sorridono complici, altri imbarazzati. Celes arrossisce e si schiarisce la voce. “Sembra abbia funzionato, no?” considera, percependo la magia di Ætheria stabilizzarsi in un flusso organico e ordinato intorno a lui, mentre il cielo torna di un colore più rassicurante del rosso sangue che lo tingeva prima.

“Diccelo tu, Prezioso figlio del Tempo,” ghigna Leste dell’Orologio, avvicinandosi con aria divertita, “Mentre volteggiavi sulle nostre teste, sembrava che stesse funzionando piuttosto bene, no?”

“Non so di cosa tu stia parlando,” ribatte Celes, distogliendo lo sguardo.

Regis si abbandona a una risata discreta ma piuttosto esplicita. “Non tormentarlo, Leste,” commenta, “La magia di quel tipo ha sempre effetti indesiderati sui corpi sensibili alla sua forza.”

“Non avrei detto che il piccino stesse subendo un effetto indesiderato,” commenta Rufus con un sorriso sghembo.

“Adesso basta,” borbotta Celes, allontanandosi dal gruppo con passo marziale e rivolgendosi al resto dell’esercito, “Preparatevi a partire. Qui abbiamo finito.”

Sta già preparandosi a indossare nuovamente l’armatura, quando Yande gli si avvicina discretamente alle spalle. Celes lo percepisce avvicinarsi prima ancora di sentire il suo tocco lieve sulla spalla, ma quando Yande lo tocca una scarica elettrica si sprigiona dalle sue dita e lo attraversa per intero, costringendolo a voltarsi verso di lui con aria incuriosita. “Cos’hai fatto?”

“Niente,” risponde Yande, scuotendo il capo. “Ma l’hai sentito anche tu, vero?”

Celes arrossisce, indietreggiando appena. “Cosa?”

“Il potere,” Yande si avvicina ancora, determinato. Il suo corpo immenso per un attimo oscura il sole, e Celes si sente mancare. “Non mentirmi. Ho sentito il gemito che ti è uscito di bocca. Devi averlo sentito anche tu.”

E Celes non può negarlo. Non può negare di aver sentito l’essenza del mago passargli attraverso durante l’incantesimo. Non può negare di aver provato piacere in quel momento.

Ma sceglie di non dare peso a quella sensazione. Regis l’ha detto, d’altronde, no? Magia come quella può avere effetti di questo tipo su chi è predisposto a percepirne la potenza.

Per questo distoglie lo sguardo, liquidandolo con un gesto vago. “Ti immagini le cose,” borbotta, “Adesso andiamo.”

Yande sceglie di non replicare. In silenzio, lo guarda allontanarsi. Quando, poi, viene raggiunto dagli altri, solo allora lo segue. 

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Iniziamo il COWT 10 così come abbiamo terminato l’edizione precedente: il Team Kulutrek si aggiudica il primo posto in classifica della settimana inaugurale, seguiti dai Team Aliante e Orologio molto vicini, con il Team Sabbie che quest’anno sembra difendersi bene! Questa settimana “amichevole” lascia il posto a una settimana “tradizionale”, tipica dei COWT delle ultime edizioni, con il ritorno della missione globale!

Reminder utili:

  • il regolamento lo trovate a questo link, e dovete leggerlo molto bene;
  • la composizione delle squadre la trovate a questo link;
  • le vostre chat di squadra sono su Slack;
  • la pagina per monitorare l’andamento delle squadre la trovate a questo link;
  • il form di LDF è qui e resterà chiuso per metà della giornata di domenica per aggiornare le nuove missioni;
  • la masterlist delle storie sarà aggiornata ogni domenica sera e la troverete a questo link.
  • il contaparole ufficiale di LDF è l’unico strumento valido per misurare le vostre storie, e lo trovate a questo link.

Ma bando alle ciance e scopriamo quali sono le limitazioni, le carte, le missioni e i prompt di questa settimana!

LIMITAZIONI DELLA SECONDA SETTIMANA

Il minimo di parole è sempre fissato a 500 parole per tutte le missioni.

CARTE DELLA SECONDA SETTIMANA

Scudo di Gaelin (Carta Armatura)
+15% PM ottenuti dalle tue storie. Non hai limiti massimi di parole. Puoi scrivere una sola storia. Prompt aggiuntivo per la tua storia: “piccione”.

Balestra di Eva Lirica (Carta Armatura)
+15% PM ottenuti dalle tue storie. Puoi prendere parte a due missioni.

Forma Demoniaca di Ahm-Gi (Carta Alleato)
+25% PM ottenuti dalle tue storie. Il limite massimo per le tue storie è 1000 parole. Puoi prendere parte soltanto alla prima missione (M1).

Bestia Proibita di Pmviira (Carta Alleato)
Non hai limiti massimi di parole. -8% PM ottenuti dalle tue storie.

Entro le 12:00 di martedì, i minimod della squadra devono dichiarare in chat mod chi utilizzerà le carte nel loro team questa settimana. Fate riferimento al regolamento per il loro corretto utilizzo.

MISSIONE 1
“RITORNARE DOVE TUTTO È FINITO” – FACILE ⭐
 UGUALE PER TUTTE LE SQUADRE
300 PM – 3 FILL – DA 500 A 8.000 PAROLE

La missione è completata accumulando almeno 300 Punti Magia e scrivendo almeno 3 storie e/o capitoli, con un massimo di 8.000 parole per storia, scegliendo per ogni storia/capitolo uno e un solo warning da questa lista:

“fandom!AU” (= i personaggi di un media finiscono in un altro media, es. “Harry Potter è un giovane allenatore di Pokèmon che ambisce a completare il suo pokèdex con tutti i Pokèmon uccello”)

“crossover” (= due fandom coesistono in uno stesso universo, es. “Harry Potter e Ash Ketchum devono contrastare le malefatte del Team Mangiamorte, occasionalmente giocano con i rispettivi uccelli, Staravia e Pidgeot”)

“meta-fic” (= i personaggi di un media sono a conoscenza del fandom, es. “Hermione Granger sotto falso nome è la più famosa scrittrice di fanfiction Drarry del mondo e Draco è molto irritato dal fatto che sia sempre lui a ricevere l’uccello di Harry”)

Non siete obbligati a fillare tutti i prompt a disposizione.

Completando questa missione si riceverà 1 Stella Esperienza.

La missione è nuova e pensata per questa edizione del COWT.

MISSIONE 2
“BATTITO DELLA NATURA” – IMPEGNATIVA⭐⭐⭐
DIVERSA PER OGNI SQUADRA
500 PM – 9 FILL –  DA 500 A 6.000 PAROLE

La missione è completata accumulando almeno 500 Punti Magia e scrivendo almeno 9 storie e/o capitoli, con un massimo di 6.000 parole per storia, ispirate a un set di sette prompt scelto in anticipo da ciascuna squadra.

I sette prompt vanno scelti tra i prompt della Missione 3 della prima settimana, secondo queste modalità:
un prompt dalla lista della propria squadra;
due prompt da ciascuna lista delle altre tre squadre (2 + 2 + 2).

Entro le 12:00 di martedì, i minimod della squadra devono dichiarare in chat mod il set dei prompt su cui scriveranno le sette storie.
A ogni storia un solo prompt.

Nota: i prompt possono essere riproposti in qualunque momento nel corso del COWT, alla propria squadra o a quelle avversarie, con limitazioni differenti.

I prompt devono avere una adeguata rilevanza, ma possono essere interpretati in qualunque modo, anche figurato. Dovrete fillare almeno cinque dei sette prompt, tra cui quello della vostra squadra.

TEAM SABBIE:
1) Teatro [Team Sabbie]
2) Powerbottom [Team Aliante]
3) Big Brother Instinct [Team Aliante]
4) “Stop texting me weird stuff so late at night.” [Team Kulutrek]
5) Worshipping [Team Kulutrek]
6) Genere – storico [Team Orologio]
7) “We touch, we hold, we keep one another free” [Team Orologio]

TEAM ALIANTE:
1) “Non è vero che l’oblio non esiste. La testa seleziona, fa archivio continuamente e molto scarta. Fa spazio, compatta. Magari non elimina del tutto ma comprime in un formato illeggibile. Anche se ti sforzi non trovi la chiave, non lo puoi decifrare più.” (Concita De Gregorio) [Team Aliante]
2) Battito [Team Sabbie]
3) BDSM [Team Sabbie]
4) “Stop texting me weird stuff so late at night.” [Team Kulutrek]
5) Worshipping [Team Kulutrek]
6) Omegaverse [Team Orologio]
7) “We touch, we hold, we keep one another free” [Team Orologio]

TEAM KULUTREK:
1) “Stop texting me weird stuff so late at night” [Team Kulutrek]
2) “When you’ll finally give yourself permission to be happy, then I’ll come for you” [Team Sabbie]
3) Succubus [Team Sabbie]
4) Powerbottom [Team Aliante]
5) “Se non ci piace dove stiamo possiamo spostarci, non siamo alberi.” (Snoopy) [Team Aliante]
6) Omegaverse [Team Orologio]
7) Monster!AU [Team Orologio]

TEAM OROLOGIO:
1) Omegaverse [Team Orologio]
2) BDSM [Team Sabbie]
3) Fantasma [Team Sabbie]
4) Libro dei veleni [Team Aliante]
5) Big Brother Instinct [Team Aliante]
6) Historical!AU [Team Kulutrek]
7) “Stop texting me weird stuff so late at night.” [Team Kulutrek]

Completando questa missione si riceveranno 3 Stelle Esperienza.

La missione riprende la M3 della prima settimana del COWT 10.

MISSIONE 3
“LE SINFONIE CELESTIALI” – IMPEGNATIVA⭐⭐⭐
DIVERSA PER OGNI SQUADRA
700 PM – 7 FILL –  DA 500 A 6.000 PAROLE

La missione è completata accumulando almeno 700 Punti Magia e scrivendo almeno 7 storie e/o capitoli, con un massimo di 6.000 parole per storia, ispirate al set di prompt “Sanremo” assegnati a sorteggio a ciascuna squadra alle 20:30 di sabato 8 febbraio.
I prompt devono avere una adeguata rilevanza, ma possono essere interpretati in qualunque modo, anche figurato: è possibile utilizzare solo il titolo, solo parti della canzone, o anche scrivere sull’autore. Non siete obbligati a fillare tutti i prompt a disposizione.

TEAM SABBIE:
Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango
Giordana Angi – Come mia madre
Le Vibrazioni – Dov’è
Alberto Urso – Il sole ad est
Piero Pelù – Gigante
Achille Lauro – Me ne frego

TEAM ALIANTE:
Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso
Elodie – Andromeda
Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare)
Rancore – Eden
Levante – Tikibombom
Tosca – Ho amato tutto

TEAM KULUTREK:
Enrico Nigiotti – Baciami adesso
Rita Pavone – Niente (Resilienza 74)
Bugo e Morgan – Sincero
Raphael Gualazzi – Carioca
Diodato – Fai rumore
Riki – Lo sappiamo entrambi

TEAM OROLOGIO:
Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr
Marco Masini – Il confronto
Junior Cally – No grazie
Francesco Gabbani – Viceversa
Irene Grandi – Finalmente io
Anastasio – Rosso di rabbia

Completando questa missione si riceveranno 3 Stelle Esperienza.

La missione è un remix di una missione già riproposta in altre edizioni del COW-T. Sanremo è un nostro punto debole!

OBIETTIVO GLOBALE
ESPERIENZA EXTRA PER LE SQUADRE MIGLIORI

L’obiettivo globale assegnerà Stelle Esperienza aggiuntive in base alla percentuale di PM scritta da ciascuna squadra nel corso di questa settimana rispetto al totale dei PM della settimana.

Il numero di Stelle a disposizione sarà pari al 10% del numero ottenuto sommando il numero di storie scritto per la Missione 1, e il numero di storie scritto dall’utenza di Lande Di Fandom per la Giornata Internazionale del Fanwork, per un massimo di 11 Stelle (nel caso si scrivano 100 o più storie).

A ciascuna squadra sarà garantito il numero di Stelle pari all’intero ottenuto dalla proporzione (es. 2500/9000 PM = 2,78 -> 2 Stelle); eventuali Stelle non ancora assegnate saranno attribuite alla Squadra, o alle Squadre, in cima alla classifica di questa settimana (al massimo 1 Stella aggiuntiva per squadra).

MISSIONE “MIRACOLO BONBON” – PARTE 2 DI 5
MISSIONE CELEBRATIVA DEL DECENNALE DEL COWT

La missione “Miracolo Bonbon” non fa parte della trama del COWT ma è una sfida aggiuntiva che proponiamo a titolo di celebrazione di questi dieci anni di iniziativa: è una missione che richiede l’apporto di tutte le squadre e prevede quindi che si incitino a vicenda nel corso della settimana.

Completando le cinque parti della missione, suddivise su altrettante settimane di gioco, sbloccherete infatti una art alternativa “eye candy” per i vostri capisquadra, a titolo di regalo per tutti voi da parte dell’amministrazione di Lande Di Fandom.

La seconda parte della missione “Miracolo Bonbon” è completata se tutte le squadre completeranno le tre missioni settimanali, e se accumuleranno in totale 9000 PM sommati tra tutte le missioni. Sembrano tanti? Sono quelli che avete ottenuto nella prima settimana…

Ricordate che siamo qui per ogni domanda, ma che vi è tassativamente e moralmente proibito cominciare a chiederci robe tipo “maaaaa se io scrivo su mia nonna in carriola e mio nonno sul trattore, posso usarla come interpretazione di questo o quel prompt?”, perché queste sono sempre le domande alle quali non manchiamo mai di rispondere con un educatissimo “fai il cazzo che ti pare”, e comunque, when in doubt, sostituite a tutti i prompt che non sapete interpretare la parola “culo” e sarete a cavallo. Fidatevi, funziona sempre. In bocca al lupo a tutti, e in bocca al Kulutrek!

#COWT10 – PRIMA SETTIMANA (02/02 – 08/02)

Imbronciato e appesantito dall’armatura ornamentale che indossa, Celes si agita sul trono, mentre Shannen, un paio di passi più indietro alla sua sinistra, aggrotta le sopracciglia.

“Se non la pianti di agitarti, Langley scenderà personalmente dal loggiato per venire a chiederti se hai bisogno che ti gratti il culo.”

Celes borbotta, cercando una posizione più comoda. “Detesto questa formalità,” dice, “È tutta colpa di mia madre. Le avevo detto che non volevo una gara, e invece cosa organizza lei? La solita gara. E invece di prendersi la responsabilità delle sue azioni cosa fa? Improvvisamente doversi prendere cura di Calico le impedisce di presenziare alla cerimonia di apertura, per cui ricade su di me l’onere di bla bla bla… tutto quello che volevo era risanare le Lande. Non ho proprio voglia dell’ennesima guerra tra maschioni per vedere chi ce l’ha più lungo!”

Shannen si volta a guardarlo, inarcando un sopracciglio. “Sono secoli che tua madre non indice una vera guerra dei titani, e in ogni caso molto di rado i partecipanti sono stati i classici maschioni, e la contesa non è mai stata sulla lunghezza di qualsivoglia–”

“I quattro stregoni,” annuncia dunque una delle guardie, “Sono arrivati!”

Ed è in quel momento che, a farsi strada attraverso la porta e le due ali di folla che si accalcano in platea, sono quattro uomini di incredibile bellezza, abbigliati riccamente, e che emanano un’aura magica talmente potente da far girare la testa a ben più di una bellezza fra il pubblico, consapevolmente o meno.

Dicevi?mormora Celes, gli occhi spalancati fissi sui quattro.

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Shannen deglutisce. “Sarà meglio che porti via Langley,” dice, osservando il vampiro che si agita sul loggiato.

Si dilegua poco dopo, e Celes resta solo, sul trono, ad osservare la magnetica avanzata dei quattro.

Il primo a farsi avanti è il giovane Leste dell’Orologio, sul volto il solito sorrisetto sfrontato. Ignora i mormorii che sente sollevarsi intorno a sé, le dicerie, i pettegolezzi, con chi pare l’abbiano trovato rinchiuso nell’armadio di un membro della servitù poche settimane prima, con chi si dice sia appena tornato da un breve viaggio su Somrak – oh! Non avrei mai detto che avesse certe tendenze – o con quale membro della casa reale si rumoreggia abbia avuto una relazione parecchio importante. A Leste non importa – lui sorride, perfettamente a proprio agio nella propria casacca azzurra decorata con fronzoli di puro filo d’oro, aperta in uno scollo che i molli lacci fingono solo di voler chiudere, uno scollo che guida gli occhi verso il basso, verso il basso…

“Prezioso figlio del Tempo,” dice, inchinandosi appena, senza mai perdere il sorriso sfacciato, “La vita è un flusso costante di istanti, che si trasformano in ore, che diventano giorni e si prolungano in anni, secoli, millenni…” e mentre parla muove le mani in ampi cerchi intorno a sé, disegnando sfumate forme grigio-blu che si trasformano in orologi, vortici, lancette, “Con la mia magia, farò sì che il tuo tempo su queste Lande non vada sprecato. Che tu possa essere ricordato come l’eroe che salvò la vita all’universo.”

Il suo inchino si fa più profondo, e lui allarga le braccia ai lati del suo corpo, e in quell’istante tutte le immagini che ha creato intorno a sé si dissolvono, e al centro della scena resta solo lui, e per qualche motivo a Celes sembra già sufficiente.

Deglutisce senza dire niente, spera che nessuno dei presenti si aspetti che lui ricambi il saluto. Fortunatamente, a venire in suo soccorso è Yande del Kulutrek, la possente figura che si staglia come fosse alta e larga il doppio rispetto a tutto il resto dei presenti. La sua pelle scura contrasta nettamente col biondo platino dei suoi capelli, così come l’eleganza dei suoi abiti contrasta con la forza dei suoi gesti e con il suo atteggiamento, che rispecchia così chiaramente la natura dell’uomo abituato anche ai compiti più umili per gestire le sue proprietà, da farlo sembrare quasi fuori luogo nel contesto in cui si trova.

Certamente, fosse qualcun altro, chiunque altro, si sentirebbe a disagio. Ma non Yande, non lui, che avanza spedito lungo il corridoio e si ferma poi a pochi passi da Leste, mentre gli occhi di tutti i presenti si spostano sulla sua figura.

“Prezioso figlio della Terra,” dice, e mentre parla tutto il Palazzo d’Estate risuona del tintinnio delle dozzine di lampadari di cristallo che tremano insieme all’edificio, come se ogni parola pronunciata dall’uomo scuotesse il pianeta fin nel suo nucleo, “La vita non ha valore se le sue fondamenta non sono ben piantate nel suolo. Con la mia magia, farò sia che le fondamenta del tuo Regno affondino solide e robuste fino al centro del globo, e la tua stirpe sarà amata, e i popoli di tutte le Lande sapranno, anche a migliaia d’anni da adesso, che se si trovano ancora nelle loro Lande di origine sarà solamente perché tu li hai salvati.”

La terra si scuote un’ultima volta, poi torna silente, placata, e in un’eco lontana svanisce anche lo scampanio di cristalli. Yande preme il pugno destro contro il petto, a sinistra, proprio sul cuore, poi si inchina e si allontana di un passo.

Celes vorrebbe dire qualcosa, stavolta, spezzare il silenzio che gli secca la gola, ma Regis dell’Aliante si fa avanti, i duri lineamenti squadrati composti nella solita espressione seria che chiunque viva a corte conosce, e ai quali perfino Celes è abituato. Lo ricorda, più giovane di molti anni, sorridere al fianco della splendida moglie Lavinia. Quello che resta dopo anni di vedovanza, e dopo l’addio all’unico figlio, ormai da anni impegnato nel proprio addestramento magico su Titania, è un uomo rigido, duro, di cui nessuno conosce gli intimi segreti.

“Prezioso figlio dell’Aria,” dice, chinando appena il capo, “Non sono uomo di molte parole. Ma la mia magia è al tuo servizio,” e mentre parla, tutte le finestre della Sala del Trono si spalancano, e dalle aperture filtra un vento caldo che profuma di fiori, di oceano, di libertà, “Grazie al Vento, sarai ricordato come colui che ha soffiato la vita nel corpo ormai agonizzante di questo universo.”

Regis si inchina e indietreggia, nascondendo dietro le palpebre per qualche istante i magnetici occhi di ghiaccio. I suoi venti si rincorrono fra il pubblico, sembrano ridere lievi come fanciulle, scompigliano le parrucche degli alti funzionari, gonfiano i lunghi abiti delle dame, sospingono i bambini gli uni verso gli altri, e nessuno lo nota, solo Celes, ma un istante prima che i venti si plachino e le finestre tornino a chiudersi, Regis si concede un sorriso discreto ma divertito.

Celes si alza in piedi – adesso devo parlare, pensa, ma gli muore la voce in gola quando ad avanzare è Rufus delle Sabbie, l’ultimo grande mago.

Il suo corpo possente, muscoloso e allo stesso tempo cesellato con la precisione di una scultura marmorea viene rivelato più di quanto gran parte del pubblico non sembri pronto a sostenere dalla scollata veste di panno chiaro che indossa. Il tessuto è morbido, lo fascia con delicatezza, e dai punti in cui si interrompe la sua pelle affiora, lievemente abbronzata dal sole e imbiancata dal sale marino, coperta di bruni tatuaggi. La pietra di acquamarina che porta legata al collo ondeggia sul suo petto, trascinando lo sguardo, ipnotica. Sembra l’apparizione di un dio oceanico.

“Prezioso figlio del Mare,” dice, mentre intorno a lui si solleva e turbina un vortice di bianca sabbia, “La vita, come sabbia all’interno di una clessidra, scorre. Eppure la sabbia non è altro che la traccia residua del lavoro incessante del mare, della sua costante erosione delle montagne. E quindi ecco cos’è la vita stessa – la somma dei minuscoli granelli, delle minuscole tracce che lasciamo nel nostro passaggio in questo universo.” Le sue labbra sottili si piegano in un sorriso ammaliante, mentre fra i capelli rossi scompigliati dal vento finiscono intrappolati minuscoli granelli di sabbia dai colori cangianti. “Con la mia magia, farò sì che la tua traccia in questo universo sia indelebile.”

All’improvviso, mentre Rufus sorride, all’interno del vortice s’introducono minuscole gocce d’acqua, che si fanno più grandi, più grandi, più gonfie e più pesanti istante dopo istante, finché come in un’esplosione si disperdono, e tutti, fra il pubblico, lanciano un gridolino sorpreso mentre sentono appiccicarsi alla pelle l’umidità gelata del mare.

Celes si sente cedere le gambe, ma si domina abbastanza da poter tornare a sedersi con un certo decoro. Si schiarisce la voce e lascia passare ancora qualche istante di silenzio, per concedere a tutti, e prima ancora a se stesso, la possibilità di calmarsi.

Poi, finalmente, parla. “A nome di tutta la mia stirpe, io vi ringrazio, potenti maghi.” Torna ad alzarsi in piedi, rivolgendosi al proprio popolo dall’alto della pedana sulla quale è assiso il trono. “Ancora una volta, le Lande hanno bisogno di noi. L’eco della devastazione alla quale abbiamo posto fine un anno fa non si è ancora spento, e tocca a noi farlo. Ad ognuno di voi verrà assegnata una squadra composta da maghi, scienziati, esseri angelici e demoniaci, le creature più potenti che abbiano mai attraversato il Polyverso. Starà a voi guidarli, utilizzare il loro potere per risanare le Lande.” Deglutisce, inumidendosi le labbra. “Che questa sia la guerra che porrà fine a tutte le guerre. Da ora in avanti, siete i miei soldati. Da ora in avanti, siamo in guerra contro il Caos.”

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DIECI ANNI, utenza e COWTanza, e siamo ancora qui, a inaugurare ancora una volta la più grande sfida a squadre del fandom italiano (e una delle più grandi anche contando l’estero)! Quattro nuovi capitani si sfidano per la gloria, quattro missioni per voi tanto per riscaldarci – di cui una mai vista prima, la missione Miracolo Bonbon – e quattro limitazioni perché quest’anno da voi chiediamo il meglio!

Reminder utili:

  • il regolamento lo trovate a questo link, e dovete leggerlo molto bene;
  • la composizione delle squadre la trovate a questo link;
  • le vostre chat di squadra sono su Slack – fate almeno un saluto al vostro team, se non l’avete già fatto;
  • la pagina per monitorare l’andamento delle squadre la troverete a questo link entro 24 ore a partire dall’uscita di questo post (speriamo tutti meno);
  • il form di LDF è chiuso e lo resterà per una mezza giornata circa (speriamo tutti meno);
  • la masterlist delle storie sarà aggiornata al termine di ogni settimana (quindi troverete il link nel post tra sette giorni);
  • il contaparole ufficiale di LDF è l’unico strumento valido per misurare le vostre storie, e lo trovate a questo link.

Ma bando alle ciance e scopriamo quali sono le limitazioni, le carte, le missioni e i prompt di questa settimana!

LIMITAZIONI DELLA PRIMA SETTIMANA

Il minimo di parole è sempre fissato a 300 parole per tutte le missioni. Ogni partecipante può prendere parte al massimo per due missioni: dovrete organizzarvi all’interno di ciascuna squadra e scegliere a quali missioni partecipare.

CARTE DELLA PRIMA SETTIMANA

Auspicio di Metacomet (Carta Magia)
Puoi prendere parte a tutte le missioni. Devi prendere parte a tutte le missioni.

Guanti Siderei di Cyprian (Carta Armatura)
+20% PM ottenuti dalle tue storie. Puoi prendere parte a una sola missione.

Distillato di Stelle di Vesper (Carta Artefatto)
Non hai limiti massimi di parole. Puoi scrivere soltanto due storie questa settimana.

Entro le 12:00 di martedì, i minimod della squadra devono dichiarare in chat mod chi utilizzerà le carte nel loro team questa settimana. Fate riferimento al regolamento per il loro utilizzo.

MISSIONE 1
“PREPARARSI AL VIAGGIO” – FACILE ⭐
 UGUALE PER TUTTE LE SQUADRE
250 PM – 7 FILL – DA 300 A 5.000 PAROLE

La missione è completata accumulando almeno 250 Punti Magia e scrivendo almeno 7 storie e/o capitoli, con un massimo di 5.000 parole per storia, ispirate alla seguente citazione:
“Sometimes good things fall apart so better things can fall together. Every story has an end, but in life every end is just a new beginning.” (Anonimo) (Traduzione: “A volte le cose buone devono finire perché le cose migliori abbiano inizio. Ogni storia ha una fine, ma nella vita ogni fine è sempre un nuovo inizio.”)

Completando questa missione si riceverà 1 Stella Esperienza.

La missione è nuova e pensata per questa edizione del COWT.

MISSIONE 2
“OGNI POSTO È CASA MIA” – IMPEGNATIVA⭐⭐⭐
DIVERSA PER OGNI SQUADRA
400 PM – 7 FILL COMPLETI –  DA 300 A 10.000 PAROLE

La missione è completata accumulando almeno 400 Punti Magia e scrivendo almeno 7 storie autoconclusive (NO CAPITOLI), con un massimo di 10.000 parole per storia,  ispirate al set di prompt (c.d. “prompt classici”) assegnato a ciascuna squadra.
I prompt devono essere presenti contemporaneamente nelle storie e avere una adeguata rilevanza, ma possono essere interpretati in qualunque modo, anche figurato.

TEAM SABBIE: Sereno, Neve, Oscurità
TEAM ALIANTE: Pioggia, Neve, Oscurità
TEAM KULUTREK: Pioggia, Sereno, Oscurità
TEAM OROLOGIO: Pioggia, Sereno, Neve

Completando questa missione si riceveranno 3 Stelle Esperienza.

La missione è un remix di una delle missioni “classiche” del COWT, con i prompt presenti in tutte le edizioni passate e qui riproposti per l’ultima volta. Aspettatevi qualche tocco celebrativo, qua e là 😉

MISSIONE 3
“QUESTIONI RIMASTE IN SOSPESO” – MEDIA ⭐⭐
DIVERSA PER OGNI SQUADRA
500 PM – ESATTAMENTE 7 FILL – DA 300 PAROLE IN SU

La missione è completata accumulando almeno 500 Punti Magia e scrivendo esattamente 7 storie e/o capitoli (non una di più) ispirate a un set di altrettanti prompt scelto in anticipo da ciascuna squadra. Non è previsto un numero massimo di parole entro cui attenersi.
Entro le 12:00 di martedì, i minimod della squadra devono dichiarare in chat mod il set dei prompt su cui scriveranno le sette storie.
A ogni prompt una sola storia, e a ogni storia un solo prompt.
Nota: i prompt possono essere riproposti in qualunque momento nel corso del COWT, alla propria squadra o a quelle avversarie, con limitazioni differenti.

TEAM SABBIE: 1) Battito; 2) BDSM; 3) Fantasma; 4) Mutilazione; 5) Succubus; 6) Teatro; 7) “When you’ll finally give yourself permission to be happy, then I’ll come for you”
TEAM ALIANTE: 1) Album di figurine; 2) Big Brother instinct; 3) Figging; 4) Libro dei veleni; 5) “Non è vero che l’oblio non esiste. La testa seleziona, fa archivio continuamente e molto scarta. Fa spazio, compatta. Magari non elimina del tutto ma comprime in un formato illeggibile. Anche se ti sforzi non trovi la chiave, non lo puoi decifrare più.” (Concita De Gregorio); 6) Powerbottom; 7) “Se non ci piace dove stiamo possiamo spostarci, non siamo alberi.” (Snoopy)
TEAM KULUTREK: 1) Alternate Universe – Historical; 2) Alternate Universe – Music Video; 3) Male Lactation; 4) MPreg – Parto; 5) “Stop texting me weird stuff so late at night.”; 6) Tentacles; 7) Worshipping
TEAM OROLOGIO: 1) Alternate Universe – Monsters; 2) Cani volanti; 3) Dom!POV; 4) Genere – Storico; 5) Murder Party; 6) Omegaverse; 7) “We touch, we hold, we keep one another free”

Completando questa missione si riceveranno 2 Stelle Esperienza.

La missione è la riproposizione della “missione numero 13” del COWT 9, “eliminata” da due delle squadre partecipanti nel corso dell’ultima settimana.

MISSIONE “MIRACOLO BONBON” – PARTE 1 DI 5
MISSIONE CELEBRATIVA DEL DECENNALE DEL COWT

La missione “Miracolo Bonbon” non fa parte della trama del COWT ma è una sfida aggiuntiva che proponiamo a titolo di celebrazione di questi dieci anni di iniziativa: è una missione che richiede l’apporto di tutte le squadre e prevede quindi che si incitino a vicenda nel corso della settimana.

Completando le cinque parti della missione, suddivise su altrettante settimane di gioco, sbloccherete infatti una art alternativa “eye candy” per i vostri capisquadra, a titolo di regalo per tutti voi da parte dell’amministrazione di Lande Di Fandom.

La prima parte della missione “Miracolo Bonbon” è completata se tutte le squadre completeranno le tre missioni settimanali, e se accumuleranno in totale 120 storie sommate tra tutte le missioni.

Ricordate che siamo qui per ogni domanda, ma che vi è tassativamente e moralmente proibito cominciare a chiederci robe tipo “maaaaa se io scrivo su mia nonna in carriola e mio nonno sul trattore, posso usarla come interpretazione di questo o quel prompt?”, perché queste sono sempre le domande alle quali non manchiamo mai di rispondere con un educatissimo “fai il cazzo che ti pare”, e comunque, when in doubt, sostituite a tutti i prompt che non sapete interpretare la parola “culo” e sarete a cavallo. Fidatevi, funziona sempre. In bocca al lupo a tutti, e per la consegna delle vostre anime c’è il bancone all’ingresso!

#COWT10 – Iscrizione Supporter

(Vi ricordiamo le iniziative in scadenza: il 31 gennaio chiude la Maritombola 10, il 7 febbraio sarà chiusa la possibilità di lasciare prompt per il P0rn Fest 13 mentre il 14 febbraio sarà l’ultimo giorno per pubblicare i vostri p0rnini e il 21 febbraio chiuderemo le nomination per i P0rn Awards!)

Utenza e COWTanza! Sabato sera a mezzanotte sarà il grande giorno di apertura per il decimo COWT, e siamo qui per annunciarvi la possibilità, per chi non si è iscritto a questa edizione, di prendere parte anche quest’anno alle chat di squadra di appartenenza come supporter!

I feedback ricevuti da voi lo scorso anno al termine del COWT 9 ci hanno fatto capire che a volte la presenza dei Supporter può involontariamente costituire un vantaggio per la squadra: per questo abbiamo deciso di farli contare parzialmente come concorrenti. Ogni Supporter conterà come 1/3 (un terzo) di giocatore per la propria squadra (non un mezzo come precedentemente indicato) ai fini di eventuali calcoli di compensazione per le squadre, fino a un massimo di 1.5 concorrenti aggiuntivi (per cinque o più supporter nella stessa squadra). Ai Supporter è vietato scrivere o segnalare storie, ma possono – e sono incoraggiati! – a fare tutto il resto: aiutare con la strategia di gioco, proporre trame e idee, betare, trovare titoli, oppure soltanto agitare i pon pon e spacciare camomilla e foto di gattini.

Per le iscrizioni come supporter, potete lasciare un commento a questo post (indicando la squadra di appartenenza) o scriverci su Slack con una mention alla @triade!

#COWT10 – Squadre e Regolamento

~ Diciotto mesi dopo

Come spesso accade recentemente, Celes si trova nella piccola spiaggia alle spalle del Palazzo d’Estate, l’insenatura che le ha regalato il suo Gioiello, la conchiglia iridescente che porta appesa al collo all’estremità della catenina d’oro. Quando, per qualche motivo, si sente confuso, incerto, o sente che qualcosa – il destino, la sua vocazione, la sua prossima missione – lo sta chiamando, è in questo luogo che si reca. Osserva le onde rincorrersi verso la riva e poi tornare a disperdersi fra i flutti con la risacca, e cerca, nella spuma, nella marea che si solleva e si abbassa, nelle ombre argentate dei pesciolini che nuotano tra i suoi piedi, una risposta alle mille domande che gli si affollano nella mente.

È qui che lo trova sua madre quando, avvolta nei soliti lievi veli color pesca, lo raggiunge, sorridendo placida. Calico, morbido e tondo fra le sue braccia, passa il tempo a ciucciare la sfera ormai spenta che le pende al collo, ma sua madre, nonostante la sua pelle abbia perso il suo bagliore dorato e i suoi occhi quella scintilla di magia che sempre la contraddistingueva, sembra felice.

“Mio Prezioso,” lo saluta, fermandosi al suo fianco e premendo il viso contro la sua spalla. Celes, ormai, è più alto di lei. È più forte di lei. Sente il peso di questa responsabilità, anche se a volte preferirebbe di no. “Sei preoccupato, vero?”

“La mia conchiglia lo è,” risponde Celes, tenendola sollevata. La conchiglia sussurra, come fa ormai da giorni. Intona canti di distruzione e abbandono. “Sono certo che le senti anche tu,” continua, “Le lacrime delle lande distrutte. Quello che è successo con Celestia ha… cambiato qualcosa nella magia, non saprei dire cosa. L’equilibrio non si è ancora ripristinato, mi sento come se ci fossero interi mondi che crollano in pezzi e si disperdono nella polvere. È normale?”

Manila ride, accarezzandogli i capelli striati di rosso. “Essere una Veggente non vuol dire soltanto causare guerre ed essere costantemente circondati da guerrieri bellissimi,” dice, facendogli l’occhiolino, “Sei il protettore di tutte le Lande. È normale che tu le senta, quando soffrono.”

“E cosa posso fare per risanarle?” le chiede lui con urgenza, “Deve esserci qualcosa che posso fare.”

Manila sorride ancora, e mette giù Calico perché possa giocare con la sabbia. Lui guarda la spiaggia e il mare con occhi seri e un broncio insoddisfatto che preannuncia già il tipo di Sommo Priore che sarà fra qualche anno.

“Tesoro,” dice finalmente sua madre, “Qualunque cosa sia stata distrutta dalla magia, può essere risanata dalla magia. E a questo proposito, conosco quattro persone che potrebbero di certo aiutarti.”

Celes aggrotta le sopracciglia. “Quattro?” domanda, “E’ un numero a caso o si tratta di un’altra delle tue gare, madre?”

Manila scoppia a ridere, divertita. Non si degna neanche di rispondere.

Utenza e COWTanza! A iscrizioni finalmente chiuse, è finalmente disponibile per voi il regolamento integrale del COWT 10, che trovate a questo indirizzo. Lo abbiamo rivisto, corretto e snellito cercando di essere il più chiari possibile, e speriamo di esserci riusciti /o/

Per i veterani dell’iniziativa, questo post serve a descrivervi cosa c’è di nuovo in questa edizione!

  1. Il sistema di punteggio è stato rinnovato per renderlo più semplice! Le parole che scriverete vi daranno PM (Punti Magia), che serviranno per completare le missioni raggiungendo i minimi (quando richiesti); le missioni completate vi daranno Esperienza sotto forma di graziose stelline, e saranno in numero fisso a seconda della difficoltà della missione. La squadra che raccoglie più Stelline vince il COWT!
    La funzione matematica per i PM torna a un calcolo simile a quello dell’ottava edizione: 25 parole = 1 PM, senza penalità per le storie oltre 10mila parole. Abbiamo anche apportato variazioni su bonus e malus rendendoli più facili da ricordare.
  2. Sarà possibile, per alcuni componenti di ciascuna squadra, “infrangere” le regole utilizzando le carte assegnate all’inizio della settimana. Dovrete però decidere chi utilizza ciascuna carta entro 60 ore dall’inizio della settimana, e ci sono ulteriori limitazioni presenti nel regolamento.
  3. Le Missioni di quest’anno sono di tre tipi: oltre alle classiche Missioni “uguali per tutte le squadre” e alle Missioni “specifiche per ogni singola squadra” (le canoniche M1 e M2, per intenderci), ci saranno una serie di Missioni Speciali; alcune saranno semplicemente una rielaborazione delle Missioni Globali delle vecchie edizioni, quelle che premiano la squadra che fa meglio in una data settimana; altre rappresenteranno le ex-Missioni di Crisi, ma con un obiettivo positivo anziché negativo: se tutte le squadre faranno il proprio dovere nel corso di tutte le settimane, riceverete un bonus che speriamo apprezzerete molto (wink wink). Quindi fatelo.
  4. Sparisce ogni riferimento alla “squadra peggiore” e ai relativi bonus/malus.
  5. Come già successo in passato, abbiamo deciso di dare la possibilità ad alcuni vecchi giocatori storici di entrare nelle chat di squadra come Supporter, per vivere l’emozione del COWT 10 e seguire il gioco da vicino facendo il tifo per la loro ex-squadra. I feedback ricevuti da voi lo scorso anno, però, ci hanno fatto capire che a volte la presenza dei Supporter può involontariamente costituire un vantaggio per la squadra: per questo abbiamo deciso di farli contare parzialmente come concorrenti. Ogni Supporter conterà come 1/2 (un mezzo) 1/3 (un terzo) di giocatore ai fini di eventuali calcoli di compensazione per le squadre. Ai Supporter è vietato scrivere o segnalare storie, ma possono (e sono incoraggiati a!) fare tutto il resto: aiutare con la strategia di gioco, proporre trame e idee, betare, trovare titoli, oppure soltanto agitare i pon pon e spacciare camomilla e foto di gattini.
  6. Vi ricordiamo che sono vietate le storie a quattro mani (tutte, con chiunque e in qualunque forma), le storie pubblicate su Dropbox, Google Drive e simili, le storie prive di un titolo e quantomeno del rating e dei warning necessari (tag, specchietti introduttivi, note e quant’altro potete aggiungerli dopo). Metteteci un minimo di cura, o Lacros invocherà qualche Legge di Tanit e ci ritroveremo a scavare vermi per farne il pastone dei Kulutrek.

Ovviamente, non citate, ci saranno tutte le svolte di trama, le novità e i twist che abbiamo pensato per rendere il gioco vivo e appassionante: le grandi missioni classiche (la missione COWTverse su tutte!); e quattro manzissimi capisquadra tutti da ammirare!

Ecco dunque senza indugi le squadre di questa edizione!

Rufus della Sabbia Regis dell’Aliante Yande del Kulutrek Leste dell’Orologio
alexisriversong Akira14 Arwen88 Akemichan
Dagda Mor Alasse_Schwarz BrokenApeiron Alexiel Hamona Mihawk
Deerna EneriMess Chibi DanzaNelFuoco
DonutGladiator Flan diana9241 Gala
Fae hanekoma Gwen Hermes
Fede LaSil88 Harriet Juls
janie_tangerine MalRhy Ice_Tiger KatiushaGrice
lisachan nemi23 IperOuranos Keoni
Maggie The Owl NickForHere irgio sakurai
manubibi Ode to Joy Kandra Shikayuki
Mika quistis Lihara smile_92
MiyuSkye shiroi_11 Macci Steno
Sango sidhedcv mels, Tabata
Shari SofyTrancy Michelle Saturm VenoM0use
SuperEllen Tommykaine Sasageyo XShade-Shinra
The_Cynical_Nerd Yuu Kanda v a l y Yellow Canadair
Will P. zenzeromante Vegethia Zero G

Adesso accomodatevi pure in taverna o nelle vostre chat di squadra, rilassatevi, ascoltate compilation di musica zen e preparatevi: FRA POCO SI COMINCIA.

#COWT 10: il mega-riassuntone delle puntate precedenti (parte 4/4)

Ed ecco a voi la quarta e ultima parte del riassuntone del nostro COWT, così da mettervi al passo con gli avvenimenti principali della trama e avere una guida di riferimento nel caso in cui nella trama di quest’anno apparissero cose che ormai diamo per scontate: è tempo di rivivere la guerra contro Celestia, che ci ha appassionato nelle ultime due edizioni.

Vi ricordiamo che le iscrizioni del COWT 10 sono ancora aperte, ma solo fino a questa sera alle 23:59, e che sono accettate solo di quattro in quattro – in caso contrario dovrete attendere il ritiro di un altro partecipante! https://www.landedifandom.net/cowt10-iscrizioni/

Alle 21:30, invece, appuntamento su Slack per conoscere i capisquadra di questa edizione!

Parte 4/4 – Celestia
(verso la fine della nostra storia)

Per la sua incoronazione a Veggente in carica, Celes organizzò una competizione amichevole degna di quelle organizzate da sua madre in gioventù: scelse quattro campioni da altrettante Lande, e promise loro gloria, onori, e un ricco tesoro di Cristalli magici che avrebbe reso il vincitore, o la vincitrice, ricco e potente.

Dopo attenta selezione, la scelta ricadde su Melek di U’luar, imponente e dalla saggezza sconfinata, dallo sguardo misterioso e lucente di desiderio di sfida; su Knight della Lancia, della sua Tanit, parente di zio Lænton e zio Cyprian, fredda e intraprendente; sul silenzioso Jyx, dotato di una magia millenaria che Celes percepiva a malapena e che non trovava corrispondenza nei tratti giovanili e quasi adolescenziali del suo volto; e infine su Roshane Bellflower, la giovane Hush – una magia debole, ma un’indole rissosa e un’ostinazione immensa, scaturita dalla consapevolezza di provenire da una Landa priva di magia.

Tuttavia Celes non era tranquillo: da mesi era tormentato da una voce che lo chiamava, in sonno come in veglia, e che si fece più intensa durante le prime fasi della battaglia. Celes, Celes, perché mi hai abbandonato? Era un suono struggente che gli spezzava il cuore. Nella sua vita si erano succeduti momenti tristi e difficili, ma nulla riusciva a toccare le corde di una tristezza atavica come questa voce sconosciuta e allo stesso tempo familiare che continuava a chiamarlo. Inizialmente capitava solo nei suoi sogni. Sognava immense distese verdi, palazzi di cristallo e la voce – la stessa voce che poi aveva cominciato ad accompagnarlo anche nei suoi risvegli. Aveva perso il conto di quante volte gli fosse capitato di svegliarsi stretto fra Langley e Shannen, e tuttavia di desiderare di allontanarsi da loro per continuare a seguire quella voce, che continuava a chiamarlo. Ormai gli bastava solo chiudere gli occhi, e la voce era lì ad attenderlo, pronta a chiamarlo ancora. E non si limitava più solo al suo nome. Raccontava storie, storie antiche di potere e magie, storie risalenti all’alba delle veggenti, storie che erano la storia di Celes prima che Celes diventasse storia a sua volta.

Come hai potuto, Celes? Io mi fidavo di te. Volevo tornare da te. Volevo vederti. E tu, invece, hai portato qui quelle persone. Quelle persone, sono loro a tenermi prigioniera. E tu le intratteni come un giullare, le onori come veri guerrieri, quando sono proprio loro a tenermi lontana da te.

Celes trattenne il fiato, mentre nella sua mente si avvicendavano immagini e figure colorate a contrasto altissimo, violente come cavalloni. La donna che immaginava come proprietaria di quella voce che gli sembrava di conoscere così intimamente, la giovane fata dai riccioli rossi i cui occhi color indaco lo inseguivano nei suoi sogni. Potevano davvero essere i guerrieri che aveva invitato ai giochi di celebrazione per la sua incoronazione, i colpevoli della sua prigionia? Ma com’era possibile? Non avrebbero dovuto neanche conoscersi fra loro, la loro presenza qui avrebbe dovuto essere un totale caso, il tiro mancino della sorte organizzato dalla sua magia. E se invece avessero trovato un modo per incontrarsi qui senza che nessuno avesse saputo del loro legame? E se invece fossero state lì proprio per fare del male a lui o alle persone che ama? E se la voce fosse stata la chiave di tutto, il tassello mancante, la pedina da liberare per capire lo schema dietro questo gioco?

Celes ordinò di incarcerare i campioni delle Lande, tutti e quattro, e Shannen e Langley si opposero con veemenza a quella decisione. Li liberarono. Celes sentì il fuoco della rabbia bruciargli le vene e la gola. Non era solo la sua voce ad essere fuori controllo – era tutto. Il suo cuore, i suoi pensieri – Shannen e Langley l’avevano tradito. Loro, proprio loro, in tutto l’universo, fra tutti coloro che avrebbero potuto fargli questo. Lo abbandonarono. Li abbandonò.

Le conoscenze dei quattro campioni furono unite a quelle di Shannen e Langley. Un’arma antica, in grado di separare un legame inscindibile, al prezzo di un’anima pura. A malincuore, Manila si schierò dalla parte del figlio, come pure suo fratello; ancora più a malincuore, Vesper prese le difese degli suoi oppositori, senza accusare il cuore di una madre troppo esposta all’amore.

Fu Shannen a sacrificarsi per salvare Celes: la sua anima fu spezzata, ma riuscirono a separare Celes dall’entità che tentava di riportarlo a sé, quella parte femminile che aveva inavvertitamente ripudiato e che, per scherno, aveva assunto quel nome che Celes aveva rifiutato fin da che aveva memoria.

Celestia era stata parte di Celes, fino a che quest’ultimo non aveva completato su Titania la sua trasformazione maschile, e da allora era disperata per non poter più esserne parte.

Celes fu salvato dalla magia di sua madre, che non esitò a sacrificare la sua potenza, forse per sempre, pur di riportarlo alla vita. E Jyx sacrificò la propria per compiere molte azioni impossibili, per portare amici e alleati su Tanit per muovere guerra a Celestia, e una che invece era assolutamente proibita, tornare indietro nel tempo in un preciso istante e salvare Nonna Giovanna dal suo fato avverso.

Hush si aggiudicò la contesa, sebbene non fosse chiaro, in tutto il caos che l’aveva contraddistinta, il senso di continuare a gareggiare: e ricevette un premio che non aveva previsto, perché aveva iniziato a ricambiare con riluttanza l’affetto che Knight provava per lei. Nel frattempo, Celes preparò le sue mosse per sbarcare, con il suo esercito di guardiani, sulla Landa che Celestia aveva eretto a rifugio: Vuklonikor, il sipario di velluto nero.

L’esercito di eroi da tutti i tempi e tutte le dimensioni era immenso, e Celestia non ebbe altra scelta che continuare a fuggire di Landa in Landa, predisponendo trappole e ostacoli per tentare di mettere i bastoni tra le ruote ai suoi inseguitori. Vuklonikor era stata la Landa che aveva plasmato a immagine e somiglianza della rabbia che aveva in corpo, e le sue Veneranti – losche figure discinte, dalle unghie acuminate e dalle zanne avvelenate – per quanto forti, numerose e agguerrite, non avevano alcuna speranza di vincere. Ma avrebbe potuto rallentarli.

Su un mondo di confine, ignari della guerra, una nuova Æthereal Rumble era pronta a iniziare – una lotta sportiva tra evocatori ed evocatrici di una parte del Polyverso che sia Celes che Celestia conoscevano poco. Celestia intravide una possibilità, e contò sul fatto che nessuna Veggente nella storia avesse mai poggiato il proprio etereo piede sulla sabbia di quel pianeta: si spacciò per la Veggente, mostrando i suoi poteri e la sua discendenza, e affascinò le finaliste di quella battaglia per lei priva di senso. La maga-idol Seong Ahm-Gi, la strega druida Eva Lirica, l’esotica Pmviira e la cavalcadraghi Gaelin furono in pochi giorni al suo servizio, soggiogate dalla pura e semplice aura che solo una Veggente poteva emanare: adesso Celestia aveva un esercito, perché ciascuna di loro era in grado di evocare le Sacre Bestie, entità gigantesche e potenti in grado di spazzare via il suo altro sé.

Il tempo fu sufficiente, perché Shannen subì l’effetto della maledizione dell’antico pugnale, e il vuoto che era penetrato dentro di lui, dopo avergli prosciugato i poteri, aveva iniziato ad attaccare e cancellare la sua anima. Celes dovette andare avanti da solo, cadendo nella trappola di Celestia, e combattendo da solo contro il suo esercito: Celestia ebbe gioco facile nel farlo passare per l’usurpatore del trono, contando sulla leggenda che voleva le Veggenti discendenti da una stirpe femminile. Langley restò al fianco di Shannen, fino a quando Manila non raggiunse quel pianeta dimenticato e compì un incantesimo proibito, richiamando dal loro esilio lo sciamano dei mari, la strega oscura dei fiumi e la suprema guaritrice delle Lande.

Shannen sopravvisse. Il vuoto dentro di lui fu estinto, così come i suoi poteri e parte della sua memoria, ma sopravvisse abbastanza di lui perché Celes e Langley potessero amarlo, a battaglia conclusa. Tutti gli eroi che Manila e Celes avevano incontrato in passato li raggiunsero, e combatterono contro le evocatrici e le Sacre Bestie, lasciando che i Veggenti si scontrassero tra loro.

“Avrei dovuto comprenderti meglio. Avrei dovuto accoglierti. Avrei dovuto abbracciare tutte le tue insicurezze, tutto il tuo bisogno di affetto. Avrei dovuto chiamarti figlio fin dal primo istante. Avrei dovuto percepire il tuo bisogno fin da quando eri ancora parte di me. È a causa mia che il tuo animo è nato spezzato. E tutto quello che posso fare per farmi perdonare, adesso che so chi sei realmente, è aiutarti a cancellare la traccia di quello che sei stato e non avresti mai dovuto essere.”

Celestia fu sottomessa, e sconfitta definitivamente. Per lei non c’era speranza di redenzione, neanche quando Celes comprese che avrebbe potuto, in qualche modo, accettarla e accoglierla: e semplicemente disperse la magia che involontariamente aveva creato. Due mesi più tardi, Manila partorì Calico, il frutto proibito dell’amore tra lei e suo fratello Lacros, il segreto che avrebbero dovuto custodire per sempre.

#COWT 10: il mega-riassuntone delle puntate precedenti (parte 3/4)

Ed ecco a voi la terza parte del riassuntone del nostro COWT, così da mettervi al passo con gli avvenimenti principali della trama e avere una guida di riferimento nel caso in cui nella trama di quest’anno apparissero cose che ormai diamo per scontate.

Vi ricordiamo che le iscrizioni del COWT 10 sono ancora aperte, ma solo fino a domani, e che sono accettate solo di quattro in quattro – in caso contrario dovrete attendere il ritiro di un altro partecipante! https://www.landedifandom.net/cowt10-iscrizioni/

In questa terza di quattro puntate seguiremo l’ascesa di Celes, il venticinquesimo Veggente, e la sua missione di salvataggio del Polyverso, negli avvenimenti accaduti nelle edizioni sei e sette; nella prossima, che uscirà domani, riassumeremo invece la guerra contro Celestia, dipanatasi per ben due edizioni, l’ottava e la nona.

Alle 21:30 di domani, appuntamento su Slack per conoscere i capisquadra di questa edizione!

Parte 3/4 – Celes
(la parte di mezzo della nostra storia)

Dall’unione di Manila e Metacomet dell’Incanto era nata una splendida bambina. La gravidanza non era stata facile, proprio come quella di sua madre, ma la bambina era stupenda e perfetta, e Manila volle imporle il nome delle profondità azzurre del cielo di Tanit, che aveva contemplato ogni giorno nel rimpianto di non poterlo più raggiungere e superare a proprio piacimento. (Qualche volta era fuggita, d’accordo, ma sempre attenta a non esagerare: non voleva dare a Lacros il pretesto per rinchiuderla nelle sue stanze senza poi poter ottenere ciò che entrambi desideravano molto, ma senza poterlo ottenere.) Come pure celeste era lo stemma della casata di Metacomet, che le aveva offerto il suo aiuto. Per il nome della casata, in spregio a un’altra delle convenzioni che si premurava sistematicamente di violare, aveva scelto quella di Vesper.

Celestia del Crepuscolo, la venticinquesima Veggente.

Se pure non era ancora possibile quantificare il potere della neonata in rapporto a quello, immenso, di Manila, la bambina ne aveva senz’altro da vendere, e la stirpe delle Veggenti, le protettrici del Polyverso, sarebbe proseguita per un’altra generazione.

La bambina crebbe sana e curiosa come sua madre, e forse altrettanto ribelle: Manila si stupiva di quanto fosse difficile crescere quella figlia che le somigliava d’aspetto fino a un certo punto, ma tantissimo nel carattere; difficile da piegare, testarda fin oltre ogni possibile ragionevolezza, la ragazzina si tuffava a capofitto anche nelle imprese meno consone a una giovane principessa.

La ragazzina odiava il proprio nome con tutta sé stessa. E in verità, la ragazzina odiava non poco anche sé stessa, o quantomeno l’immagine che era costretta a dare a corte, davanti agli istruttori magici, ovunque. Si fece pochi amici, quei pochi che accettavano di chiamarla con il nome che si era scelta.

Il compimento dei suoi quindici anni non sarebbe mai arrivato abbastanza presto, per Celes. Manila fu assai rattristata nel veder partire quella figlia che voleva essere chiamata figlio, assai meno dal taglio ribelle di capelli che aveva eseguito con la magia un attimo prima di lasciarla e partire per l’Accademia Magica di Titania – una delle sue eredità.

Celestia era difficile da capire. Celes era molto più facile da capire, ma le sarebbe occorso del tempo per studiarlo.

~

La frequentazione dell’Accademia sconvolse la vita di Celes in modi che neppure si aspettava. Lo shock per non poter essere assegnato a una delle quattro Casate, al suo arrivo, si sommò a quello della gara che la Preside Millicent Flowerbloom, a sua volta riconosciuta dalle popolazioni delle Lande come grande Veggente (e come ancor più grande ciarlatana), indisse per lui.

Certo, Helena della casata di Scudoscuro era una ragazza piacevole, generosa e collaborativa, e Nox da Lunacciaio era… normale, anche se troppo immerso nelle sue statistiche. Soprattutto, lo avevano accettato all’istante non per cos’era, ma per quel poco che desiderava essere, almeno fino a quando non avrebbe capito cosa desiderava.

Helena e Nox, però, erano le uniche due persone che si potessero definire normali nell’intera Accademia. Negli altri due campioni delle rispettive casate, in Shannen di Alaverde, che pure conosceva già di vista, e in Langley di Ombrarossa… no, non c’era niente di normale. Per esempio, Shannen l’avrebbe preso volentieri a schiaffi in quasi ogni istante, e se avesse previsto che meno di quattro mesi dopo si sarebbe mezzo soffocato per averlo baciato troppo a lungo, avrebbe concluso di essere un Veggente ancora più scarso di quanto già non credesse. E Langley… andiamo, un ragazzo per un quarto vampiro poteva mai essere normale? Un ragazzo che, per giunta, come unica e straordinaria missione nella vita aveva quella di andare a letto qualsiasi essere vivente umanoide nel raggio di cinquanta miglia? Un ragazzo così bello che si poteva solo essere sollevati dal fatto che fosse anche straordinario a letto?

E d’altronde, cosa c’era di normale in quell’Accademia? Già era una scuola magica, e questo era già il primo sintomo di allarme. Le House Lady, a capo delle quattro Case? Lady Violet era figlia dell’incesto di due nobili, fratello e sorella della casata d’Harlequin, in quel di Leda; Lady Emeraude era un angelo di Titania, così fuori dal pensiero comune da essere scoraggiati dalla sua innocenza; Lady Bluebell era figlia di una ninfa e di uno spirito della fonte, completamente fuori di melone, sempre pronta a farsi ammazzare da una a caso delle creature fuori dai confini sicuri dell’Accademia; e Lady Ruby era la figlia adottiva di Antonio e Jake, due ex-criminali di Nocturnia, sempre pronta ad ammazzare una a caso delle creature che minacciavano Bluebell.

La vicepreside Kaja Reginleifsdóttir, per non essere da meno, di genitori ne aveva addirittura tre, e quando la Preside spiattellò quel segreto a tutta la scuola con la sua soave deficienza Celes aveva represso un brivido: Metacomet era rimasto zio Meta anche quando aveva appreso di essere suo figlio biologico. C’era andato vicino ad avere anche lui una famiglia disfunzionale anche nella forma, e non solo nella sostanza.

Ed era stato solo l’inizio. Celes passò brutti momenti, e ne passò di belli. La sfera di cristallo continuava a restare muta, impedendogli di definirsi per quello che era di nascita, e di accettarsi per quello che realmente era. Ma quando frequentò la prima lezione di magia metamorfica, capì che era quella la strada che doveva seguire, e che la Vista dentro di sé continuava a indicargli senza che lui potesse capirlo.

E alla visita estiva da parte dei genitori, mentre tutta la scuola ammutoliva per l’arrivo della straordinaria Veggente, avvolta in veli color pesca e incoronata da gemme preziose, si sentì solo una voce squillante, estatica e commossa insieme.

“Oh, Celes, come sei cresciuto!”

Il sorriso di Celes fu enorme e sincero. Quattro anni sarebbero passati in un lampo.

~

Shannen e Langley restarono nell’Accademia oltre i termini previsti per il diploma, per poter rimanere al fianco di Celes: ogni tanto Shannen tornava su Tanit per assolvere ai doveri che il suo rigido e oltremodo ricco padre gli calava a mo’ di fardello (e, in seguito, per assolvere ai doveri conseguenti alla sua dipartita, una grande liberazione per loro tre e tutta la Landa), e a volte la preside Flowerbloom assegnava a Langley compiti di pattuglia dei confini dell’Accademia, ma Celes non fu mai lasciato solo da loro. Erano una famiglia, la sua famiglia.

Zio Lacros non ne fu felice.

Con un certo sforzo, il Sommo Priore di Tanit aveva accettato ciò che Celes aveva fatto di sé stesso, il primo Veggente maschio della storia – ed era già abbastanza per trarne cattivi presagi. Ma i rapporti a tre, no e poi no: tutte le Leggi di Tanit lo proibivano, e avrebbe esposto la Corte a un netto rifiuto se avesse osato cambiare quella specifica norma per meri capricci di letto. Celes avrebbe dovuto sceglierne uno, o nessuno del tutto, ed era già una grande concessione permettergli di mantenere un amante prima ancora di avere un consorte. E, peraltro, quel consorte avrebbe dovuto essere Shannen, che almeno proveniva da una prestigiosa famiglia di Tanit: da un essere per un quarto vampiro e un Veggente in piena transizione non ci si poteva certo aspettare degli eredi.

Celes non ne fu felice, ma c’era tempo prima che fosse davvero costretto a scegliere. Doveva essere una giornata di festa, la prima contesa arbitrata da Celes in qualità di Veggente. Ogni cosa era stata predisposta in tal senso: il palco nei giardini del Palazzo d’Estate, le delegazioni di ben quattro Lande del Polyverso, la televisione di stato con la conduzione della famosa anchorwoman di stato Soriana Titutita. La pressione sotto controllo del Sommo Priore Lacros, la sorridente figura della Veggente Regnante pronta al suo discorso di benedizione.

In quel momento avvenne l’attentato alla vita di Manila, e quella che avrebbe dovuto essere un periodo di lotta senza quartiere tra fazioni, nemiche solo per il tempo necessario a concluderlo, diventò una missione di salvataggio, con una manciata di giorni di tempo per salvare la vita più importante per l’equilibrio del cosmo, e il Cristallo che concentrava tutte le forze del bene. Quattro spedizioni esplorarono il Polyverso in lungo e in largo, per ordine della Regnante facente funzione Vesper del Crepuscolo, del Veggente in carica Celes e del Sommo Priore Lacros. E altre, più o meno importanti, perché si decise di non lasciare nulla di intentato.

Abilene dell’Angelo e Ailin Oltre-le-nuvole toccarono la selvaggia Tshivinzemlya per chiederle l’impetuosa magia, visitarono la Bibliotecarcana di Titania per ottenere la forma entro cui racchiuderla, e si fermarono sulla Landa senza limiti, Volqaria, per imbrigliarla in una forma che potesse salvare la vita di Manila. Ma dimenticarono un elemento catalizzatore, e l’insaziabile vortice di magia, il Manastroem, lo individuò nella stessa Abilene: la sua scintilla da Viaggiatrice si accese, e da allora e per sempre fu la fata della Vita.

Cyprian della Spada e Clun Kemrit si recarono sulla Landa natale di quest’ultimo, la geniale Qides, per creare un certo marchingegno che permettesse loro di tornare indietro nel tempo. Visitarono Upper London, la maggiore città fluttuante di una Terra decisamente alternativa, per perfezionarla più in fretta, ma la criminale dei cieli Daniela McOyster la rubò, e scatenò la polizia di Floatland Yard contro le vittime del suo furto. Trovarono aiuto in una piratessa dei cieli, Brandi Fiffi McFiffens III, in una coppia di gatti (Pazuzu, che poteva parlare, e Tasha, che non ne aveva bisogno), e nella ladra di nuvole Lalla Sandiego. Trovarono anche l’amore, l’uno nell’altro. E l’amore di Clun per Cyprian accese la sua scintilla da Viaggiatore, rendendolo un Cavaliere.

Metacomet dell’Incanto e Mickal Nogarsson andarono alla caccia dei più potenti artefatti del loro multidimensionale universo. La terra natale di Mickal, l’orgogliosa Ysmaros, era in prima linea e tra le Lande più esposte all’assalto del male, ma resistette più che poté, e sebbene pagò un prezzo altissimo non cadde; Glaevia, un giardino meraviglioso con una sola entrata e senza alcuna uscita, non fu abbastanza per bloccarli, quando Metacomet accettò il destino mai compreso di Mago e lasciò che il potere di una vecchia amica fluisse in lui.

Altrove, l’Accademia di Titania, un altro dei mondi di confine, fu salvata dalla tenacia della sua Preside, che non avrebbe permesso a una cosa così insignificante come il Male di mettere piede nella sua scuola, e dall’arrivo di Shannen di Tanit e Langley di Nocturnia-che-fu, infusi del potere di Celes, che aveva condiviso il proprio potere, in un atto contro ogni regola, con i nuovi guardiani dell’Esercito della Luce.

Anche la compagnia di Vibidius Jourtas Retis, incantatore, pozionista e accompagnatore notturno, fu quantomai affollata. Partito con l’insopportabile Sommo Priore Lacros e il suo ipocondriaco consorte, Laenton dell’Alba, aggiunse con riluttanza al suo gruppo la pozionista Bluebell, che non si sarebbe trovata a suo agio nemmeno a casa propria, e l’avventuriera Ruby, che sembrava perfettamente a suo agio nel mezzo della guerra magica che devastò Nocturnia-che-fu, la Landa sulla linea di fuoco della magia impazzita. Anche Dimitri, spiegate le sue ali angeliche appena trovate, e Miguel, rivelatosi invece per l’angelo caduto che era sempre stato, combatterono in prima linea in nome della Veggente. La loro difesa cadde, infine, e Giovanna Karampelas, la geniale imprenditrice, si rivelò per quello che realmente era: la più potente strega di Nocturnia-che-fu, in grado di fermare l’assalto di quelli che una volta erano semplici criminali al soldo delle bande di Aimatopolis, e che adesso erano creature mutate e senza speranza. Il doloroso sacrificio di Giovanna permise al gruppo di mettersi in salvo, mentre di Dimitri e Miguel, per lungo tempo, non si ebbe più notizia.

Alla fine, Celes ebbe bisogno dell’aiuto di tutte e quattro le spedizioni. La macchina del tempo di Clun, il totem magico di Mickal, la pozione protettiva di Vibidius, e la vorace magia di Ailin, tutto fu necessario per salvare la Veggente e per rivelare il vero nemico: una creatura d’ombra, lontana nel tempo e nello spazio, la cui influenza fu spezzata a malapena dal nuovo potere di Celes. Manila fu salva, la difesa del Polyverso fu ripristinata. E Celes, sopendo fino a momenti migliori i propri propositi di vendetta, si preparò finalmente a celebrare degnamente la sua ascesa alla carica.

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